Diverse testate hanno pubblicato un articolo con titolo simile al seguente : “Il Covid può portare al Parkinson, studio australiano: «Sarà la terza ondata della pandemia»”. Un messaggio che sta suscitando preoccupazione nella comunità parkinsoniana.
Abbiamo recuperato lo studio di revisione originale in lingua inglese che potete scaricare integralmente al seguente link : PD_rel_Covid (Iaustralia).PDF .
Riportiamo di seguito la traduzione di due stralci significativi dell’articolo :
Abstract.
Dalle prime segnalazioni di COVID-19 nel dicembre 2019, il mondo è stato colpito dalla disastrosa malattia respiratoria acuta causata dal virus SARS-CoV-2. Vi è un numero sempre crescente di segnalazioni di sintomi neurologici nei pazienti, da gravi (encefalite) a lievi (iposmia), suggerendo il potenziale di neurotropismo della SARS-CoV-2. … L’effetto acuto del virus sulla funzione respiratoria ha focalizzato l’attenzione dei ricercatori che, a oggi, non hanno ancora indagato a fondo i possibili effetti sul sistema nervoso.
Lo studio propone di monitorare gli individui convalescenti per potenziali implicazioni a lungo termine che possono includere conseguenze neurodegenerative come il parkinsonismo associato al virus. Poiché è possibile identificare i precursori premorbosi della malattia di Parkinson, proponiamo uno screening a lungo termine dei casi di SARS-CoV2 post-recupero per queste espressioni di malattia neurodegenerativa. Una comprensione accurata dell’incidenza delle complicanze neurologiche nel COVID-19 richiede un monitoraggio a lungo termine per le sequele dopo la remissione e una politica sanitaria strategica per garantire che i sistemi sanitari di tutto il mondo siano preparati per una terza ondata del virus sotto forma di parkinsonismo.
Conclusioni
…In questa fase non ci sono dati sufficienti per quantificare l’aumento del rischio di sviluppare parkinsonismo associato a COVID-19….