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Sapevano che il paraquat provocava il Parkinson ma hanno negato e insabbiato le ricerche per continuare a venderlo

27/01/2022
Tutto è cominciato dall'esperienza di Doug Holliday, un coltivatore statunitense che ha usato il Paraquat nei propri campi per decenni prima di scoprire che studi longitudinali hanno correlato il pesticida ad un maggior rischio di sviluppare il morbo di Parkinson.

Seguiamo la questione "Pesticidi - Parkinson" da diversi anni. Proprio la scorsa settimana abbiamo riattivato il Gruppo di Lavoro su sollecitazione di una indagine giornalistica europea. 

Tutto è cominciato dall'esperienza di Doug Holliday, un coltivatore statunitense che ha usato il paraquat nei propri campi per decenni prima di scoprire che studi longitudinali hanno correlato il pesticida. Doug ha raccolto altre esperienze simili. Ha impiegato mesi nella ricerca ma a maggio 2021 il 59enne, con almeno altri cento agricoltori, ha intentato un'azione legale collettiva contro Syngenta alla Corte distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto meridionale dell'Iowa, accusando l'azienda di non aver avvertito i coltivatori dei rischi -conosciuti e potenziali- legati all'uso del Paraquat, non aver condotto studi adeguati sull'erbicida, aver messo in commercio un prodotto pericoloso ed essere stata negligente nel rimediare a queste mancanze. Holliday vuole che l'azienda paghi per i test medici e il monitoraggio del Parkinson, così da garantire agli agricoltori una diagnosi precoce e cure adeguate. Ad oggi, solo negli States, sono censite oltre 500 azioni giudiziarie, in buona parte collettive che si stanno unendo in una unica causa nazionale contro la multinazionale svizzera.
Questo la Syngenta non se l'aspettava, forse pensava di poter continuare con la solita strategia: usare la propria forza economica assoldando  decine di studi legali con l' obiettivo di sfinire le famiglie di agricoltori, una ad una. Nel frattempo ha continuato a vendere il prodotto pur sapendo cosa stavano provocando. 

Stessa strategia fu scelta dalla Monsanto del 2015 per difendersi dalle prime cause di responsabilità per il Roundup. Riuscì a trascinare le fasi processuali per 5 anni. Nel 2020 Bayer ha accettato un primo accordo da 10,9 miliardi di dollari -poi portati a 16 nel 2021- e potrebbe volerci fino al 2022 prima che i querelanti ricevano effettivamente il denaro.

Un'attesa troppo lunga per alcuni utilizzatori di Paraquat, che verosimilmente moriranno prima che si arrivi a una conciliazione e sia versato il denaro. 

Ad agosto 2021 la Syngenta ha dichiaratodi aver raggiunto un accordo quadro con alcuni ricorrenti del Paraquat ed avere già versato 187,5 milioni

Il paraquat è attualmente vietato in 32 paesi, inclusi gli Stati membri dell’Unione Europea (dove la sostanza chimica viene prodotta ed esportata) e la Cina. A luglio, l’Epa ha riapprovato "la registrazione del pesticida per altri 15 anni”, si legge nel comunicato. “Il paraquat è uno degli erbicidi più utilizzati negli Stati Uniti, utilizzato su colture come uva, mandorle, semi di soia, cotone e altro. Il suo utilizzo è cresciuto notevolmente negli ultimi anni, raddoppiando tra il 2012 e il 2017 nonostante i suoi gravi rischi per la salute”.

 

https://ilsalvagente.it/2022/01/25/sapeva-che-provocava-il-parkinson-ma-lo-ha-nascosto-la-causa-che-rischia-di-affossare-la-syngenta/